Lavori molto interessanti hanno permesso di capire perché una persona riprende il peso di partenza dopo una dieta troppo restrittiva. La perdita di massa magra è un fattore di rischio per il recupero di peso e l’aumento del grasso, effetto noto come ingrassamento collaterale.
Questo aumento è dovuto dal deficit di componente magra, che comporta un minor metabolismo basale e di contro un bilanciamento nell’aumento dell’intake energetico. Questo perché l’organismo cerca di recuperare questo deficit di massa magra e si verifica un ingrassamento collaterale, in cui vengono prima reintrodotte le scorte di tessuto adiposo. La sintesi del tessuto magro (proteico) può essere in ritardo rispetto alla sintesi e allo stoccaggio del tessuto adiposo, a causa del metabolismo più complesso e diversamente regolato nel primo.
Tra i fattori che determinerebbero questo disequilibrio tra deposizione massa grassa e massa magra ci potrebbero essere le situazioni in cui le diete di rialimentazione non soddisfano i requisiti per la crescita del tessuto magro come quantità o qualità inadeguata di proteine alimentari, carenze di micronutrienti che promuovono la crescita, come zinco e vitamina A oppure la mancanza di stimoli non ottimali per la crescita muscolare derivante da una contrattilità muscolare insufficiente, come può derivare da una mancanza di attività fisica.
L’ingrassamento collaterale è regolato da un punto di controllo specifico, il quale è sottoposto ad una serie di controlli di tipo genetico e altri fattori. Ma il fattore più importante che regola questo punto è stato visto essere l’attività fisica.
Nei soggetti che fanno una dieta e associano un’attività fisica, soprattutto di contro resistenza, questo punto di controllo viene modulato in maniera differente, andando a favorire un aumento di massa magra a discapito della massa grassa.
L’attività fisica non è solo una garanzia per il dimagrimento di successo ma anche per il mantenimento della massa muscolare.
In conclusione una rapida perdita di peso con diete a bassissimo contenuto calorico in concomitanza con la sedentarietà, rispetto a un approccio di perdita di peso più graduale da parte delle diete ipocaloriche , aumenta il rischio di una maggiore perdita di FFM e una maggiore suscettibilità al recupero di peso.
La massa magra gioca un ruolo attivo nel guidare la fame/appetito per ripristinare la sua massa e quindi la capacità funzionale dopo la perdita di FFM (che è potenzialmente pericolosa per la vita). Tuttavia, l’ “ingrassamento collaterale” che l’accompagna può essere di particolare importanza in situazioni in cui la capacità del corpo di ricostruire il tessuto magro è compromessa, come durante l’invecchiamento e la malnutrizione.