La zucca pur essendo un ortaggio a frutto, è da considerare come verdura.
In cucina è un ingrediente versatile da impiegare in ricette gustose, dall’antipasto al dolce.
Gli integratori e gli alimenti per sportivi rappresentano un settore redditizio che trae vantaggio da un forte marketing rivolto agli atleti e alle persone che fanno attività fisica. Ma sono tutti supportati da evidenze scientifiche?!
L'alimentazione rimane la fonte principale di nutrienti, esistono però situazioni in cui non basta per sopperire le esigenze degli individui. Vediamo in quali occasioni è necessario integrare con prodotti ad hoc.
Olio di cocco è un alimento costituito dal 90% di grassi saturi, di cui il maggior rappresentante è l'acido laurico. Pur essendo un acido grasso costituito da 12 atomi di carboni non può essere considerato come un vero e proprio grasso a catena media!
Il sodio, è il principale elettrolita nei fluidi extracellulari, serve principalmente a mantenere il normale volume di acqua corporea, l'equilibrio dell'acqua tra l'interno e l'esterno delle cellule e la pressione sanguigna. I normali livelli di sodio nei fluidi corporei sono fondamentali per la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare. Il corpo dispone di meccanismi di controllo ormonale efficaci per far fronte ad ampie variazioni nell’assunzione di sodio con la dieta.
Viene assunto tramite il sale da cucina, ma attenzione all'assunzione in estremo: Né troppo Né troppo poco!!
Il tipo di carboidrati da utilizzare durante un'integrazione dipende dall'intensità, durata dell'attività. Leggere sempre attentamente gli ingredienti del prodotto utilizzato, ricordando che più nutrienti sono presenti più tempo sarà necessario per assimilare i carboidrati.
Negli ultimi anni la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), è diventata la più grande malattia epatica non trasmissibile. In assenza di una terapia medica approvata, l'unica soluzione è la modifica dello stile di vita: in termini di dieta e attività fisica.
Negli ultimi anni la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), è diventata la più grande malattia epatica non trasmissibile. In assenza di una terapia medica approvata, l'unica soluzione è la modifica dello stile di vita: in termini di dieta e attività fisica.
La Fase luteale, è una della fasi del ciclo mestruale che comincia con l'ovulazione e finisce con l'inizio delle mestruazioni.
In quest'ultima fase si assiste ad un graduale aumento dell'appetito, in quanto l'interazione tra progesterone ed estrogeni determina una riduzione della dopamina e serotina che culmina con l'inizio delle mestruazioni. Questa è anche la spiegazione, per cui nella fase pre mestruale, si ha anche un calo del tono dell'umore
Diverse strategie nutrizionali possono essere utilizzate per ottimizzare il recupero post-esercizio. La quantità, la composizione e i tempi per il consumo di liquidi, elettroliti, macronutrienti e micronutrienti dal tipo di sport, dal tempo tra le sessioni, dal livello di preparazione dell'atleta, dalla convenienza della strategia, tra gli altri fattori. Non esiste un unico protocollo da applicare nel recupero post-esercizio. Sulla base di studi scientifici, è stato identificato un protocollo chiamato 4R che sta per Reidratare, Rifornire, Riparare e Riposare.
ogni R rappresenta un fattore con un’enorme influenza sulla risposta allostatica, ovvero di adattamento post esercizio necessaria all'organismo per riportare una situazione di equilibrio.