Per steatosi epatica si intende una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule del fegato, chiamate epatociti.
Le cause dell’accumulo di grasso ectopico (sede diversa dal tessuto adiposo) sono varie, possono essere:
- Tossiche: farmaci o doping
- Dismetaboliche: diabete, obesità, sindrome metabolica
- Alcoliche
Data la crescente prevalenza del diabete e dell’obesità in tutto il mondo, gli effetti deleteri della steatosi epatica non alcolica (NAFLD) stanno diventando una sfida crescente per la salute pubblica. La NAFLD è la malattia epatica cronica più comune nel mondo occidentale. La NAFLD è strettamente associata a disturbi metabolici, tra cui obesità centrale, dislipidemia, ipertensione, iperglicemia e anomalie persistenti dei test di funzionalità epatica.
La NAFLD è divisa in steatosi epatica non alcolica (NAFL) e steatoepatite non alcolica (NASH) in base alle caratteristiche istologiche. Si definiscono NAFL tutti i casi caratterizzati da steatosi, con o senza lieve infiammazione lobulare. Al contrario, la NASH è inoltre caratterizzata dalla presenza di danno epatocellulare (degenerazione rigonfia degli epatociti, infiammazione lobulare diffusa e fibrosi). Sebbene la steatosi semplice sia considerata una malattia “benigna”, la sua associazione con la fibrosi epatica può portare allo sviluppo di cirrosi e carcinoma epatocellulare. Pertanto, la NAFLD è considerata un fattore importante nella regolazione della mortalità per malattie legate al fegato.
Come avviene l’accumulo di grasso nel fegato? L’aumento dell’accumulo di lipidi epatici è dovuto all’assorbimento di grandi quantità di trigliceridi sintetizzati: dagli acidi grassi liberi da parte del fegato, dal tessuto adiposo bianco, dagli alimenti ricchi di grassi e zuccheri e dalla lipogenesi de novo . Anche la resistenza all’insulina gioca un ruolo importante in questo processo, favorisce la scomposizione del tessuto adiposo, rilasciando cosìacidi grassi liberi che potranno essere immagazzinati nel fegato.
Si va a creare così un quadro di lipotossicità, ovvero un effetto tossico dovuto a concentrazioni elevate e prolungate di lipidi e metaboliti depositati eccessivamente nel tessuto non adiposo, causando danni .
Come viene fatta la diagnosi? Il gold standard per indagare qualsiasi forma di infiammazione epatica, ad esempio il danno, è una biopsia epatica. Nella diagnosi della NAFLD e dei disturbi correlati, le biopsie epatiche possono essere estremamente utili e i suoi risultati possono variare dalla deposizione di trigliceridi sotto forma di goccioline nell’epatocita a forme più estese di steatoepatite non alcolica (NASH). La NASH è normalmente caratterizzata dalle goccioline lipidiche menzionate in precedenza negli epatociti, con concomitante infiammazione e un grado variabile di fibrosi epatica.
Molto spesso una diagnosi come NASH o NAFLD viene scoperta a causa di test di funzionalità epatica anomali come le aminotransferasi (ALT e AST) o di riscontro accidentale di steatosi epatica all’esame radiologico dell’addome. L’epatomegalia può presentarsi durante l’esame obiettivo ed è causata dall’infiltrazione grassa del fegato.
Questa condizione presenta dei sintomi? La maggior parte dei pazienti con NAFLD non presenta alcun sintomo, tuttavia alcuni di loro possono lamentare affaticamento, fastidio al quadrante superiore destro, ingrossamento del fegato.
Esiste una terapia? non esistono farmaci attualmente approvati per il trattamento della NAFLD, la terapia è ora limitata al controllo delle comorbilità metaboliche e alla modifica dello stile di vita che comprende l’attività fisica e la dieta.
L’unica terapia possibile è intraprendere uno stile di vita sano.
Qual è l’approccio nutrizionale migliore? Studi suggeriscono che una riduzione dell’apporto calorico e degli alimenti ad alto indice glicemico (IG), l’aumento del consumo di acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi omega-3, fibre e fonti proteiche , come pesce e pollame, abbiano effetti benefici.
Esistono sostanze naturali che possono supportare il trattamento? Si, sostanze antiossidanti, come Vitamina E e polifenoli.
E’ possibile una regressione di tale condizione? Si, si è visto che una modesta perdita di peso (del 5%) può avere importanti benefici per la salute, un miglioramento della steatosi , mentre una perdita di peso sostenuta (> 10%) è in grado di invertire la NASH o migliorare la fibrosi.
Quindi la perdita di peso è la terapia primaria per la maggior parte dei pazienti affetti da NAFLD. La perdita di peso può migliorare i test biochimici del fegato, l’istologia epatica e la qualità della vita nei pazienti con NAFLD.
Fonti:
- Kwanten WJ. Diet and non-alcoholic fatty liver disease, a short narrative review. Acta Gastroenterol Belg. 2023 Apr-Jun;86(2):306-310. doi: 10.51821/86.2.11547. PMID: 37428163.
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- Pouwels S, Sakran N, Graham Y, Leal A, Pintar T, Yang W, Kassir R, Singhal R, Mahawar K, Ramnarain D. Non-alcoholic fatty liver disease (NAFLD): a review of pathophysiology, clinical management and effects of weight loss. BMC Endocr Disord. 2022 Mar 14;22(1):63. doi: 10.1186/s12902-022-00980-1. PMID: 35287643; PMCID: PMC8919523.