Centro della fame e sazietà
Il controllo dell’assunzione del cibo consiste in una complessa rete di segnali che raccolgono informazioni dalla periferia (tessuto adiposo, intestino, stomaco), per poi essere elaborati a livello dell’ipotalamo, ove sono presenti i centri di fame e sazietà ben distinti, per poi passare a livello cerebrale, per tradursi in comportamenti di ricerca di cibo oppure di non assunzione di cibo.
Tra i segnali che agiscono a livello dell’ipotalamo abbiamo leptina, serotonina e grelina.
La leptina è un segnale di adiposità; è correlata alla quantità di grasso corporeo e informa l’encefalo di quanto grasso l’organismo ha accumulato. La leptina induce un comportamento di astinenza dal cibo, aumentando il senso di sazietà. Il livello di leptina aumenta dopo i pasti, diminuisce all’aumentare dell’età, aumenta all’aumentare dell’indice di massa corporea e diminuisce in seguito ad attività fisica.
Anche la serotonina (detto anche ormone del buon umore), sopprime l’assunzione di cibo, determinando un’insorgenza precoce del senso di sazietà, riducendo l’appetibilità del cibo e l’ingestione dei carboidrati. Ecco perché quando cala l’umore, le persone avvertono il bisogno di cibi dolci e cioccolato, ricchi di zuccheri semplici che determinato la produzione di questa sostanza.
La grelina invece funziona come segnale opposto, stimolando l’appetito. Viene prodotto maggiormente nello stomaco, quando è vuoto. Diminuisce dopo i pasti, diminuisce all’aumentare dell’età, è più alta nelle donne e aumenta in caso di stress cronico.
Quindi la fame e la sazietà sono determinate da un ampio coordinamento tra fattori di diversa natura che hanno lo scopo di bilanciare l’introduzione di calorie alimentari con il fabbisogno energetico.
Come riconoscere i due tipi di fame?
Molto spesso è difficile differenziarle, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutarci a far ciò.
Quando si ha fame lo stomaco “brontola”, si contrae, le nostre energie calano, e possiamo avvertire mal di testa o capogiro.
Mentre, la fame emotiva è un impulso che proviene dalla nostra “testa” e non dal nostro corpo che ci spinge a mangiare. Una sorta di attacco instantaneo.
Importante diviene riconoscere questi segnali, imparare ad ascoltare il nostro organismo, il nostro stomaco.
Quando arriva l’attacco di fame, provate a focalizzarvi su quello che sta accadendo all’interno del nostro corpo, ragionando con la testa e non con la pancia, questo per capire se è dovuto ad una reazione emotiva (ansia, angoscia, dolore, stress etc.) o è veramente un’esigenza, perché magari avete mangiato poco.
Prendetevi quei pochi minuti di riflessione per capire se veramente avete fame oppure è solo un impulso.